Categoria ‘Incontaminati’

fungoPiazza Borrelli 6, Boves (Cuneo)
Gli unici funghi che qui non troverai sono quello atomico e quelli dei piedi. Infatti nelle 18 vetrine di questo museo sono custoditi oltre 1.100 esemplari in rappresentanza di 250 specie di funghi, riprodotti in gesso o in resina. Un vero eden per micologi, cacciatori e ghiottoni di questo organismo che può essere tanto saporito quanto velenoso. Leggi il resto »

lupoVia Santa Lucia, Civitella Alfedena (L’Aquila)
“Attenti al lupo!”. Forse no, dopo averlo conosciuto meglio grazie a questo museo sul lupo appenninico. Creato all’interno di una vecchia stalla ristrutturata, presenta un diorama dov’è ricostruita la tana, molte informazioni su comportamenti, organizzazione gerarchica, tecnica di caccia, differenze rispetto ai lupi di tutto il mondo, ricerca scientifica e figura “tra mito e realtà”. C’è pure una stanza dedicata ai bimbi con un angolo per attività di educazione ambientale e una piccola sala proiezioni. Nelle vicinanze si estende un’area dove è possibile avvistare questo magnifico animale in semi-libertà. Leggi il resto »

orsoVia Colle di Marco Andrea, Villavallelonga (L’Aquila)
Quando pensi all’orso ti viene in mente solo il grizzlie? In realtà trascuri l’orso della porta accanto, quello bruno marsicano. In questo curato centro visita pannelli, bacheche e diorami illustrano uno spaccato di vita di tale plantigrado. I più piccoli hanno a disposizione uno spazio per attività di educazione ambientale, una sorta “laboratorio ecologico”. Vicino al museo, attraverso un sentiero, si arriva ad un’area faunistica dove sono ospitati esemplari di orso in stato di semilibertà. Leggi il resto »

dolomitiCibiana di Cadore (Belluno)
“Altissimo, purissimo, bellissimo”. Reinhold Messner avrebbe potuto inaugurare il museo delle Dolomiti a lui intitolato con queste eloquenti parole. All’interno di un vecchio forte della prima guerra mondiale, riconvertito per diventare il più alto museo d’Europa, potrai vedere il patrimonio di reperti, foto, studi, opere d’arte che appartiene allo scalatore e racconta l’essenza dei monti. Al suo esterno potrai godere della vista sulle splendide valli delle Dolomiti: il Cadore, la conca di Cortina d’Ampezzo, la Valle di Zoldo, le vette dell’Agordino fino alla Marmolada e due colossi come l’Antelao e il Pelmo. Leggi il resto »

bonsaiVia Sempione 35, Parabiago (Milano)
Le dimensioni non contano. Il bonsai ne è la più lampante dimostrazione: un vegetale di una bellezza, un’armonia e una longevità insuperabile. Per conoscere meglio questa combinazione fra natura e opera umana visita il museo Crespi, contiene esemplari secolari, vasi e libri antichi sull’argomento. Che magone a scrivere questo testo, ci sentiamo ancora in colpa per non aver saputo salvare la nostra splendida Serissa foetida. Scusa piccola. Leggi il resto »

farfalleVia Lago di Alleghe 33, Schio (Vicenza)
Quelli che lavorano in questo spazio espositivo possono tranquillamente dire “Vuoi venire a vedere la mia collezione di farfalle?” alle persone con cui escono, senza correre il rischio di essere fraintesi. Se vuoi conoscere questi fortunati e già che ci sei vedere le 10000 farfalle di 250 specie diverse provenienti da tutta Italia, non esitare a farci un salto. Ci sono 5 percorsi – temporale, ambientale, geografico, scientifico, ecologico – a cui fanno da cornice le gigantografie degli habitat naturali di questi eleganti lepidotteri. Leggi il resto »

rosa-ate.jpgVia Giardini Nord, Montagnana di Serramazzoni (Modena)
Rosa, rosae, rosae, rosam, rosa, rosa. Questo è esattamente quello che troverete all’interno del bucolico parco: la rosa declinata in ogni caso possibile. Contemplerete infatti oltre 800 varietà di rose in una ampia vallata di circa tre ettari che contiene un laghetto artificiale di circa 3500 mq, il tutto incorniciato da molti alberi come frassini, querce, marusticani, olmi , ciliegi e peri. Interessante anche l’erbario multisensoriale, che coinvolge i cinque sensi nel mondo delle rose all’interno di una scenografia emozionante. Leggi il resto »

cimg3095mf5.jpgMonrupino, località Rupingrande 31 (Trieste)
Il Carso è il particolare altopiano roccioso calcareo che si estende tra Nord Est dell’Italia, Slovenia e Croazia. Particolare è anche questa tipica casa rustica del Carso triestino, che di sicuro ha più di duecento anni; il suo attuale aspetto risale al 1831, quando venne riadattata per l’ultima volta. È stata restaurata nel 1968 e arredata con mobili originali e oggettistica del XIX secolo, regalati degli abitanti della zona. Nella cantina e nel granaio ci sono utensili da lavoro e recipienti che testimoniano la faticosa vita degli abitanti del Carso. Se riesci visitala nell’agosto degli anni dispari, vi si tengono nozze folcloristiche in costume secondo la tradizione della zona: tra preparazione e rito, la rievocazione dura 5 giorni. Leggi il resto »



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